LISE MARTIN-LE CHÊNE

Il suono espressivo e inebriante dell’arpa di Lise, alla quale talvolta ella aggiunge la sua dolce voce, vi porterà in un universo musicale che nasce dalle sorgenti delle Alpi, della Bretagna e delle culture del mondo.

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Lise è nata a Saxel in Valle Verte, quasi di fronte alla cima del Miribel, dietro la quale si trova la piana di Plaines-Joux, luogo storico del Feufliâzhe.

Possiamo dire che è una persona del luogo. Sin da piccola frequentava con sua mamma i balli e gli atelier di danza del Feufliâzhe (quando la professoressa di danza era, all’epoca, Maryse Dubois, che, in seguito, ha iniziato anche lei a suonare l’arpa).

Forse proprio da questi incontri si è sviluppato il suo gusto per la musica, i ritmi e le melodie tradizionali, tra gli altri generi. Chi può dirlo?

Dopo aver appreso a danzare, ha studiato arpa a Ginevra. All’età di 18 anni il destino l’ha portata in Bretagna, patria dell’arpa celtica, dove ha perfezionato la sua pratica artistica e aggiunto una nuova corda al suo strumento: il canto. La sua fonte d’ispirazione è quindi chiaramente savoiarda e bretone, con un’apertura musicale che si estende ancora più lontano. Se, infatti, Lise crea le sue composizioni sui paesaggi di queste due regioni, sarà comunque capace di trasportarvi in un universo musicale che attinge alle sorgenti della cultura del mondo, come ad esempio le montagne del Tibet.

I suoi genitori abitano ancora a Saxel e Lise torna ogni tanto a trovarli al suo paese d’origine. Si è dedicata ad un primo tour di concerti nell’autunno 2016 a Saxel, Habère-Poche, Taninges, Andilly e La Roche-sur-Foron.

In questa occasione, ha anche cantato a cappella una canzone raccolta dal gruppo Sabaudia, edita da Terres d’Empreintes nel libro-CD “Bella Louison”: la canzone di Joseph Vuarand M’y voilà fille d’un certain âge.

Noi siamo fieri di riceverla, finalmente, al Feufliâzhe, quasi tre anni più tardi. Da quella tournée di concerti vicini a noi, Lise ha continuato a suonare, ma lontano, in Bretagna, paese di sua madre. Nonostante la sua tecnica si sia sviluppata in un repertorio più vasto che quello della sola musica tradizionale nel quale l’arpa è spesso presente, Lise adora proporre dei pezzi che provengono dalla tradizione ai quali lei aggiunge degli arrangiamenti originali.

Piena di dolcezza con la sua arpa e la sua voce, Lise ama il suo fidanzato, il suo gatto e i suoi magnifici maglioni fatti a mano. Le sue dita leggere compongono la sua musica con grande semplicità in vari stili e contesti diversi. Le sue opere variegate le permettono di sviluppare progetti inattesi accanto ad altri artisti, come, ad esempio, un ballerino hip-hop o ancora un’attrice con la quale Lise lavora sulla poesia surrealista (il suo trisavolo era poeta: nientedimeno si tratta di Saint-Pol-Roux!) in un progetto che stimola all’immaginazione e invita al viaggio.

Lo strumento affascinante che Lise esplora e i suoi risultati ibridi li potete trovare qui.

 Un proverbio irlandese del XIII secolo esprime l’importanza dell’arpa nel mondo celtico del medioevo: “Tre sono gli oggetti intoccabili dalla legge: il libro, l’arpa e la spada”. Seppure il suo utilizzo ha subito un declino verso il XVI secolo e si è persa l’usanza di fabbricare questo strumento, un momento di revival musicale è emerso alla fine del XIX secolo fino a ritrovare dei liutai degli anni cinquanta e sessanta del XX secolo che insieme a dei musicisti come Alan Cochevelou (detto Alan Stivell) elettrificano l’arpa e ne creano quindi una nuova versione.

Sessant’anni dopo, forte di questo passato, l’evoluzione delle composizioni tutte personalissime di Lise Martin-Le Chêne sono più dolci, quasi magiche, con tendenza al viaggio verso il paradiso degli elfi.

Concerto venerdì sera

Contatti : lise.mlc@wanadoo.fr

Facebook : https://www.facebook.com/lisemartinlechene/

Per ascoltarla senza limiti : https://soundcloud.com/lisemlc